Biblioteche e altri spazi in città
Sabato 22 aprile 2017
Biblioteca civica Primo Levi
Ore 11 Gli alfabeti emozionali… ovvero: gli altri siamo noi
Un laboratorio artistico interculturale rivolto alle famiglie (in lingua italiana e tedesca), da 3-6 anni. Disegnare mappe e alfabeti emozionali che portano alla nostra coscienza i modi differenti di percepire noi stessi e gli altri. Stupore, meraviglia, scoperta e il riconoscimento della propria fragilità sono parole chiavi e ingredienti fondamentali del percorso. L’illustratrice Petra Probst, diplomata in tecniche di arte-terapia presenterà in modo creativo ai partecipanti il mondo fantastico degli alfabeti emozionali.
A cura del Goethe-Institut Turin.
Biblioteca civica Centrale
Ore 10.30 – 15 Èdito Leggere, scrivere, fare libri.
Un festival diffuso per conoscere gli editori piemontesi, imparare i trucchi del mestiere e cosa bisogna sapere per pubblicare, e pubblicizzare, il proprio libro. Gli editori si alterneranno ad ogni ora dalle 10.30 alle 15.
Ore 10.30 Letture dall’Asia
Un gruppo di lettura dedicato alla letteratura cinese e giapponese in una serie di incontri mensili condotti da Chiara Bottari.
Ore 16 Il giardino delle storie intrecciate
Presentazione del libro di Claudia Manselli (Edizioni Helicon) che ci porta fra i personaggi e le storie ispirate da coloro che hanno vissuto dentro e attorno al Giardino Lamarmora.
Partecipa il gruppo di lettura Per filo e per segno della Biblioteca civica Centrale
Ore 18 Il dovere di non collaborare. Dalla Resistenza alla nonviolenza.
Presentazione del libro di Pietro Polito, Il dovere di non collaborare. Storie e idee dalla Resistenza alla nonviolenza ( Seb27)
Con l’autore intervengono Angela Dogliotti Marasso e Amedeo Cottino.
Biblioteca civica Don Lorenzo Milani
Ore 21 Incontro con Giuseppe Culicchia.
L’autore di Essere Nanni Moretti (Mondadori, 2017) ci parla di Bruno Bruni, scrittore frustrato dall’incapacità di scrivere il “grande romanzo” che lo renderà popolare, gira l’Italia fra festival ed eventi, spacciandosi per il regista Nanni Moretti al quale somiglia molto. Sull’orlo di una crisi d’identità, gli si presenta un’occasione irrinunciabile: un invito alla Mostra del Cinema di Venezia.